“Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce” (B. Pascal)
Nella mia attività di psicoterapeuta riscontro una crescente richiesta di aiuto per affrontare forme di sofferenza psicologica e sintomatologie correlate alla difficoltà della persona a stabilire relazioni affettive significative ed alla scarsa capacità di contatto con il proprio mondo emotivo.
Utilizzando l’ottica della Psicologia della personalità, l’indifferenza emotiva, la sensazione di vuoto e disorientamento nel proprio vissuto, possono trovare origine nella mancata integrazione fra due dimensioni complementari della personalità, ovvero fra “Logos” ed “Eros”, in altri termini fra il pensiero logico razionale da un lato e tutto ciò che invece appartiene al sentimento e all’energia vitale, dall’altro.
Per uno sviluppo equilibrato i due aspetti dovrebbero il più possibile integrarsi, per evitare un allontanamento dalle proprie radici emozionali che implicherebbe per la persona un agire privo di contenuti significativi, proprio perché svuotato della forza e della ricchezza affettiva derivante dalla dimensione dell’Eros.
Quando il contenuto emozionale viene percepito come pericoloso per la propria stabilità psicologica, quindi negato e non compreso nel suo valore come componente primaria della propria dimensione umana, la sfera più razionale diviene allora l’unica fonte di significato dei propri vissuti, privando così la persona della ricchezza conoscitiva e dell’opportunità evolutiva che deriverebbe dall’apertura ad una più profonda sfera emotiva.
Aldo Carotenuto (1997), che è stato uno dei maggiori studiosi a livello internazionale della Psicologia della personalità, afferma che la cultura occidentale ha assegnato il primato all’attività razionale ed al pensiero, disconoscendo se non addirittura condannando la sfera dell’Eros e la sua manifestazione tangibile rappresentata dal corpo. Ma, ci ricorda Carotenuto, nulla acquisisce senso in assenza del nostro sguardo interiore, dell’emozione, attraverso cui investiamo la realtà di personali significati affettivi.